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LABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE E MUSICALE 

PER  BAMBINI E RAGAZZI DELLE SCUOLE ELEMENTARI

Premessa generale per i docenti:

  L'esperienza "drammatica" ( l'azione simulata, la finzione emotivamente vissuta ) fa parte, senza ombra di dubbio, dell'esperienza di crescita e di formazione di ogni individuo.

Essa attinge, essenzialmente, alla necessità di ognuno di "simbolizzare" e di "trasmettere"   i propri sentimenti, la propria lettura della realtà esteriore ed "interiore".

All'inizio si configura come "gioco" (i bambini e i ragazzi tendono a "mettere in scena" - da simultanei autori-attori-spettatori - paure, speranze, fantasie e concetti), ma col passare del tempo, pur non perdendo mai la dimensione ludica e simbolica (come tutte le "arti"), essa assume la forza di metodo di analisi ed interpretazione di se e dell'esistenza.

1. L 'Arte Drammatica (il "Teatro") e la sua "sperimentazione" nell'Animazione Teatrale (nel "gioco dei ruoli e dell'imitazione") è un potente mezzo di apprendimento di tipo induttivo-emotivo.

Attraverso il teatro (sia vissuto da spettatori che da "attori") siamo in grado di proiettarci nelle molteplici possibilità che riserva l'esistenza, possibilità che, per i ragazzi, gli adolescenti e i giovani, si configurano come "futuro" e quindi come "mistero" appassionante ed angosciante ad un tempo.

Inoltre, attraverso la "messa in scena" di situazioni e "stati d'animo", elaboriamo concetti, apprendiamo la complessità della vita, misuriamo le nostre capacità, le nostre timidezze, i nostri limiti.

Infine, i concetti, le nozioni, le situazioni "sperimentate" in modo induttivo e con una marcata componente emotiva, sono quelle che si radicano nella memoria a lungo termine, perché oltre al sostegno della "mente", hanno quello della "Psychè", dell'anima.

2. L'Arte Drammatica è un efficace mezzo di "comunicazione complessa".

Recitare significa scoprire e comprendere i molteplici canali di comunicazione che ognuno di noi utilizza normalmente, ma di cui non sempre siamo coscienti.

Recitare significa comunicare, "dire" di se e del personaggio (diverso da se), ciò che pensiamo, ciò che crediamo giusto o sbagliato, utilizzando contemporaneamente tutta la nostra persona: la parola, il linguaggio, il corpo, la gestualità, il volto, le mani... senza mai rinunciare a ciò che si è.

Recitare vuol dire anche fantasticare, ideare, inventare, comunicare a chi sta sul palcoscenico con me e a chi guarda (gli spettatori) tutto il "mio" mondo, il "mio" modo di sentire, di reagire, di giudicare, di interpretare.

3. L'Animazione Teatrale è un proficuo metodo di socializzazione e di identificazione di se, attraverso la com-prensione (il "prendere insieme")dell'individualità e dell'originalità dell' "altro da se".

Recitare vuol dire, infatti, "mettersi nei panni di... ", misurarsi con tutte le diverse possibilità di reazione alle situazioni, chiedersi se il "mio" modo di reagire sia l'unico... si scoprono così gli "altri", con i differenti modi di interpretare la medesima realtà, con i differenti contesti in cui viviamo... e contemporaneamente ci si "situa" in una realtà precisa, si comprende il contesto in cui viviamo, si rafforza la propria identità (prendendo le distanze, magari, da tutte quelle possibilità che ci sembrano assurde, lontane, deleterie).

 

4. L'Animazione Teatrale è un'attività molto divertente e creativa.

Essa stimola alla riflessione sugli atteggiamenti comici, estrosi, originali di ciascuno di noi e vede la sperimentazione attiva delle osservazioni condotte.

Inoltre contiene in modo naturale aspetti di gioco e di ilarità: facendo teatro (anche quello serio) si passa attraverso gli errori, le timidezze, le ripetizioni, i "tic" di ciascuno... con evidente apertura alla dimensione del divertimento (sebbene guidato, spiegato   e "controllato").

5. L'Animazione teatrale è un interessante modo di richiamare alla "disciplina", al rispetto del lavoro altrui, alla collaborazione, alla conoscenza del proprio ruolo, dei propri limiti, del proprio compito.

"Fare uno spettacolo" , ma anche partecipare ad un qualsiasi momento di "comunicazione drammatica", significa rispettare delle regole, dei "tempi", dei ritmi, dei silenzi...

Uno spettacolo è un lavoro comune : vuole coordinamento, volontà, rispetto di se e degli altri... altrimenti lo spettacolo "viene male" e tutti ci rimettono!

Per uno spettacolo ci vuole "disciplina", concentrazione, concertazione degli obiettivi, rispetto dei compiti propri e di ciascuno, accettazione dei propri limiti e riconoscimento delle qualità degli altri, volontà di riuscita in un progetto comune.

Inoltre, il teatro a scuola, permette di far sperimentare agli alunni attività interessanti, creative, divertenti e fantasiose, proponendo una diversa "visione" della scuola come ambito di crescita globale e di apprendimento con modalità diverse da quelle normalmente applicate in classe.

 

  Tutto quanto esposto nella Premessa, naturalmente, serve da "materiale" teorico ed orientativo per i docenti che intendano adeguatamente rendere ragione dell'esperienza teatrale che si intende proporre ai bambini e trovare possibili "piste" di approfondimento e di ricerca.

 

* Il Laboratorio di Animazione Teatrale per bambini delle scuole elementari è teso alla sperimentazione di modalità comunicative "complesse", attraverso lo sviluppo della creatività, della dimensione ludica e comica e della dimensione narrativo-evocativa, a partire dall'esperienza, dalla realtà e dalle fantasie dei bambini e mediante l'utilizzo prevalente dell'espressività corporea e gestuale e con il significativo intervento della musica e del canto.

 

•  Modalità organizzative e metodologia:

Nota generale: I gruppi che parteciperanno ai laboratori di teatro non dovrebbero superare, per la gestione ottimale e la proficuità del lavoro proposto, le 20-22 unità (in genere, una classe).

 

•  Laboratorio di 10 ore, con 5 incontri di due ore consecutive (+ l'eventuale spettacolo finale - della durata di circa 20/30 minuti) o, soprattutto per i più piccoli (I e II elementare) , con 7 incontri di 90 minuti (tot. 10h 30') o 10 incontri di 60 minuti.

Ai bambini verrà proposto di comunicare in modi differenti : con il corpo, con le parti del corpo, con l'atteggiamento della persona, con i rumori, con le parole, con il canto e con l'uso di ritmi, strumenti musicali, con diversi linguaggi, sempre in modo attivo e coinvolgente, con l'attenzione costante alla "coralità" del gruppo.

Verrà anche proposta, in modo differenziato per età, l'evocazione degli stati d'animo (paura, rabbia, tristezza, noia, ecc.) e la loro messa in scena (o la comunicazione drammatica), anche con "l'occhio" all'allestimento dello spettacolo finale e ricordando che in questi casi non è importante il "prodotto", ma il lavoro "in itinere", ovvero l'esperienza stessa del laboratorio di Animazione teatrale.

•  Laboratorio di 20 ore, con 10 incontri di due ore consecutive + lo spettacolo finale oppure con moduli di 90 minuti (13 incontri).

Verrà proposto di comunicare in modi differenti : con il corpo, con le parti del corpo, con l'atteggiamento della persona, con i rumori, con le parole, con il canto e con l'uso di ritmi, strumenti musicali, con diversi linguaggi, sempre in modo attivo e coinvolgente, con l'attenzione costante alla "coralità" del gruppo.

Verrà anche proposta l'evocazione degli stati d'animo (paura, rabbia, tristezza, noia, ecc.) e la messa in scena (o la comunicazione drammatica), anche con "l'occhio" all'allestimento dello spettacolo finale.

Vi sarà una prima fase di osservazione divertente ed analisi attiva dei vari modi di comunicare, intrecciata alla fase di conoscenza delle modalità e possibilità espressive del corpo e delle sue parti (anche un piede o il naso o le mani... possono comunicare e divertire!) e della gestualità.

Seguirà, poi, la ricerca di mezzi di comunicazione creativi e fantasiosi, con riferimento alla natura, al mondo animale, alle situazioni concrete ed oniriche (comprese paure, sogni, fantasie...)   e ludiche vissute dai bambini.

Infine, se ritenuto opportuno dagli insegnanti e dagli stessi bambini, si allestirà uno spettacolo che veda agire tutto quanto sperimentato nel lavoro laboratoriale, ricordando che in questi casi non è importante il "prodotto", ma il lavoro "in itinere", ovvero l'esperienza stessa del laboratorio di Animazione teatrale.

 

Ogni laboratorio prevede l'intervento di attori-animatori esperti anche dal punto di vista pedagogico, sia in alternanza che in compresenza, da tenersi in orario scolastico e con la presenza degli insegnanti della classe (giorni e orari saranno da concordarsi).

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