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CANTICO DI NATALE

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Il “CANTICO DI NATALE”

una COMMEDIA MUSICALE che emozionerà adulti e bambini

 

Vivi appieno il clima natalizio con la storia di Natale per eccellenza: "Il Cantico di Natale", liberamente tratto da "A Christmas Carol" di C. Dickens

 

la MUSICA DAL VIVO rende ancora più magica la storia di Scrooge, un vecchio taccagno che in una notte di Natale molto particolare riceverà la visita di alcuni spiriti, i quali gli mostreranno come potrebbe cambiare la sua vita, in modo da tornare ad essere una persona buona e generosa, accompagnandolo in un vero e proprio cammino di conversione alla bontà.

 

 

E' la vigilia di Natale, fa freddo.

La gente si affretta per comprare gli ultimi regali e per dare inizio ai preparativi per il cenone di Natale.

Alcuni musicisti chiedono l'elemosina al lato della strada, proprio davanti all'ufficio di Ebenezer Scrooge,  uomo avaro e attaccato al denaro, che gestisce il suo Banco dei Pegni insieme a Bob, sfortunato impiegato, sfruttato e sottopagato.

Scrooge ha un nipote, Fred,tipo gioviale e generoso, che tutti gli anni lo invita a casa sua per il cenone di Natale e a cui, tutti gli anni, risponde immancabilmente con un iroso rifiuto: Scrooge preferisce trascorrer la notte di Natale a contare i suoi amati soldi. Egli odia il Natale e le feste in genere, in quanto tolgono tempo al lavoro e  sono solo una scusa per  dilapidare fiumi di denaro.

Così arrivate le cinque del pomeriggio e la fine dell'orario di lavoro, Scrooge è costretto a lasciar andare a casa il suo impiegato Bob, restando così solo con i suoi soldi e i suoi pensieri.

Vinto dalla stanchezza Scrooge si addormenta, ma viene destato nel cuore della notte dallo Spirito di Marley, il suo vecchio socio in affari, deceduto ormai da tempo e noto per essere stato un grande taccagno. Il fantasma di Marley, dopo aver invitato Scrooge a riflettere sulla sua esistenza, lo avvisa che riceverà la visita di tre spiriti e gli suggerisce di ascoltare con grande attenzione ciò che avranno da dirgli.

 

 

 

A fatica Ebenezer Scrooge riesce a riprendere sonno, costringendosi a pensare che l'apparizione di Marley sia frutto solo della sua cattiva alimentazione. Presto però viene nuovamente svegliato dalla comparsa dello Spirito del Natale Passato, che lo porterà indietro nel tempo, sulla strada difficile e commovente della memoria. E Scrooge ritorna bambino, quando era buono, allegro, generoso e spensierato. Il flash-back emotivo (una sorta di psicodramma dell’anamnesi) permette a Scrooge di rammentare la gioia per il volo  delle aquile e di vedersi in mezzo ai suoi amici, quando giocava con poco, divertendosi con dei semplici tappi di sughero. Quel bambino buono e semplice era il piccolo Benny, il bambino che si commuoveva per chi era povero e che si accontentava di poco. “Tu eri buono, Scrooge”, gli canta impietoso lo Spirito del Natale passato. Che ne è stato del piccolo Benny? Perché è divenuto il taccagno e triste Eberenez Scrooge?

Così come è arrivato, il passato, in una fredda notte di Natale colma di pensieri, così se ne va lasciando a Scrooge i ricordi, la nostalgia, la malinconia. Ora sono tornati il freddo, la solitudine, la paura… il presente. E proprio questo triste presente gli piomberà addosso nei panni dello Spirito del Natale Presente, che gli mostra ciò che accade fuori dal suo scuro e freddo banco di pegni. Fred, al suo cenone, si diverte con gli amici e la moglie e brinda – non senza proteste dei convenuti – alla salute di suo zio Scrooge. Bob, alla sua povera cena di Natale, è felice con la sua famiglia e brinda – anche lui! – per il suo taccagno e iroso datore di lavoro, cui però è grato perchè col misero stipendio è riuscito a comprare una macchinina per Tim, suo figlio, affetto da una grave malattia che rischia di lasciarlo paralizzato. Fuori poveri chiedono la carità. In tv il consumismo dilaga.

Il presente diventa passato e il futuro si avvicina sempre più all'ignaro Ebenezer Scrooge.Così fa il suo ingresso in scena lultimo dei tre spiriti annunciati da Marley: quello del Natale Futuro, che mostrerà a Scrooge cosa lo aspetta da lì a poco: un cumulo di terra, una lapide con inciso il suo nome e dei vestiti venduti da un rigattiere.

“Guarda, guarda attentamente! Tu diverrai così!”, gli canta lo Spirito. Siamo polvere e polvere torneremo. Scrooge se lo era dimenticato. Il denaro accumulato non gli servirà più a niente e nella sua triste vita non ha coltivato neanche un’amicizia.

“Cambia, cambia il tuo presente”… questo è l’invito gridato dallo Spirito ad uno Scrooge piagnucoloso e pentito.

Il richiamo alla conversione, a cambiare vita, questa volta coglie nel segno.

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