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LABORATORI DI ANIMAZIONE TEATRALE 

CON GLI ALUNNI DELLA SCUOLA MEDIA INFERIORE

* Premessa   generale .

    Questo è un Progetto scritto per i docenti.

I concetti espressi, con un linguaggio un po' "accademico" e specialistico, servono quale strumento di lavoro per gli adulti-educatori-insegnanti che vogliano "dare ragione" di un progetto didattico-educativo che si apre a moderne metodologie, pur affondando le radici in un'antica ed affascinante Arte.

Ad essi il compito di "ridurre" con linguaggio didattico quanto espresso, adeguandolo alla tipologia della scuola e all'età dei ragazzi.

Tutto quanto contenuto nella parte della "premessa agli obiettivi" e negli obiettivi stessi, si può tranquillamente utilizzare anche per motivare adeguatamente Corsi di Aggiornamento per docenti sull'Animazione teatrale e musicale e l'Arte Drammatica nella scuola.

 

* Premessa agli obiettivi.

L'esperienza "drammatica" ( l'azione simulata, la finzione emotivamente vissuta ) fa parte, senza ombra di dubbio, dell'esperienza di crescita e di formazione di ogni individuo.

Essa attinge, essenzialmente, alla necessità di ognuno di "simbolizzare" e di "trasmettere"   i propri sentimenti, la propria lettura della realtà esteriore ed "interiore".

All'inizio si configura come "gioco" (i bambini e i ragazzi tendono a "mettere in scena" - da simultanei autori-attori-spettatori - paure, speranze, fantasie e concetti), ma col passare del tempo, pur non perdendo mai la dimensione ludica e simbolica (come tutte le "arti"), essa assume la forza di metodo di analisi ed interpretazione di se e dell'esistenza.

La scuola italiana, già da molto tempo, ha "scoperto" il valore e l'utilità del "teatro" quale complesso ed interessante mezzo di comunicazione, socializzazione e apprendimento.

In particolare la scuola media inferiore vede la presenza di diverse discipline - quali Lettere, Lingua straniera, Ed. Musicale, Ed. Artistica, Ed Fisica - che possono trovare un   evidente e stimolante spazio di lavoro comune nell'attività teatrale degli alunni.

In genere tutta l'attività didattica ed educativa - a prescindere dalle singole "materie" insegnate - può trarre espliciti vantaggi dall'attività teatrale, se non altro per quegli obiettivi comportamentali e comunicativi necessariamente inclusi nell'animazione teatrale.

 

* Obiettivi:

 

1. Proporre agli allievi modalità nuove, efficaci e divertenti di apprendimento.

 

L 'Arte Drammatica (il "teatro") è un potente mezzo di apprendimento di tipo induttivo-emotivo.

Attraverso il teatro (sia vissuto da spettatori che da "attori") siamo in grado di proiettarci nelle molteplici possibilità che riserva l'esistenza, possibilità che, per i ragazzi, gli adolescenti e i giovani, si configurano come "futuro" e quindi come "mistero" appassionante ed angosciante ad un tempo.

Inoltre, attraverso la "messa in scena" di situazioni e "stati d'animo", elaboriamo concetti, apprendiamo la complessità della vita, misuriamo le nostre capacità, le nostre timidezze, i nostri limiti.

Infine, i concetti, le nozioni, le situazioni "sperimentate" in modo induttivo e con una marcata componente emotiva, sono quelle che si radicano nella memoria a lungo termine, perché oltre al sostegno della "mente", hanno quello della "Psychè", dell'anima.

 

2. Far sperimentare agli alunni strumenti diversi di comunicazione e relazione interpersonale.

 

L'Arte Drammatica è un efficace mezzo di "comunicazione complessa".

Recitare significa scoprire e comprendere i molteplici canali di comunicazione che ognuno di noi utilizza normalmente, ma di cui non sempre siamo coscienti.

Recitare significa comunicare, "dire" di se e del personaggio (diverso da se), ciò che pensiamo, ciò che crediamo giusto o sbagliato, utilizzando contemporaneamente tutta la nostra persona: la parola, il linguaggio, il corpo, la gestualità, il volto, le mani... senza mai rinunciare a ciò che si è.

Recitare vuol dire anche fantasticare, ideare, inventare, comunicare a chi sta sul palcoscenico con me e a chi guarda (gli spettatori) tutto il "mio" mondo, il "mio" modo di sentire, di reagire, di giudicare, di interpretare.

 

3. Proporre agli alunni ambiti e metodi interessanti di socializzazione e di crescita personale, all'interno della scuola.

 

L'Arte Drammatica è un proficuo metodo di socializzazione e di identificazione di se, attraverso la com-prensione (il "prendere insieme") dell'individualità e dell'originalità dell' "altro da se".

Recitare vuol dire, infatti, "mettersi nei panni di... ", misurarsi con tutte le diverse possibilità di reazione alle situazioni, chiedersi se il "mio" modo di reagire sia l'unico... si scoprono così gli "altri", con i differenti modi di interpretare la medesima realtà, con i differenti contesti in cui viviamo... e contemporaneamente ci si "situa" in una realtà precisa, si comprende il contesto in cui viviamo, si rafforza la propria identità (prendendo le distanze, magari, da tutte quelle possibilità che ci sembrano assurde, lontane, deleterie).

L'Animazione teatrale, inoltre, è un interessante modo di richiamare alla "disciplina", al rispetto del lavoro altrui, alla collaborazione, alla conoscenza del proprio ruolo, dei propri limiti, del proprio compito.

"Fare uno spettacolo" , ma anche partecipare ad un qualsiasi momento di "comunicazione drammatica", significa rispettare delle regole, dei "tempi", dei ritmi, dei silenzi...

Uno spettacolo è un lavoro comune : vuole coordinamento, volontà, rispetto di se e degli altri... altrimenti lo spettacolo "viene male" e tutti ci rimettono!

Per uno spettacolo ci vuole "disciplina", concentrazione, concertazione degli obiettivi, rispetto dei compiti propri e di ciascuno, accettazione dei propri limiti e riconoscimento delle qualità degli altri, volontà di riuscita in un progetto comune.

 

4. Far sperimentare agli alunni attività interessanti, creative, divertenti e fantasiose per trascorrere il "tempo libero" , proponendo una diversa "visione" della scuola come ambito di crescita globale.

 

 L'Animazione teatrale è un'attività molto divertente e creativa.

Essa stimola alla riflessione sugli atteggiamenti comici, estrosi, originali di ciascuno di noi e vede la sperimentazione attiva delle osservazioni condotte.

Inoltre contiene in modo naturale aspetti di gioco e di ilarità: facendo teatro (anche quello serio) si passa attraverso gli errori, le timidezze, le ripetizioni, i "tic" di ciascuno... con evidente apertura alla dimensione del divertimento (sebbene guidato, spiegato   e "controllato").

Ogni momento di Animazione teatrale, insomma, lascia ampio spazio al "ridere", al prendersi bonariamente "in giro", all'autoironia, all'umorismo.

 

* Metodologia.

I Laboratori di Animazione teatrale (con attenzione anche alla dimensione creativa e a quella ritmico-musicale), sia quelli "lunghi" che quelli brevi, secondo le diverse tipologie da scegliere, sono sempre e costantemente condotti col metodo del coinvolgimento attivo, induttivo ed evocativo-interpretativo.

Non vi saranno mai, infatti, momenti di "lezione frontale" con comunicazione di nozioni o concetti da "ascoltare", ma sempre suggerimenti drammatici (Dramma= Azione) o musicali, attività mimiche e gestuali, interventi, sperimentazioni di stati d'animo, situazioni, movimenti di gruppo, evocazione di sentimenti, situazioni, ecc.

Naturalmente gli attori-animatori (tutti esperti di teatro e musica e preparati sotto il profilo psicopedagogico) non mancheranno di sottolineare aspetti propriamente didattici e culturali, ma questi aspetti "emergeranno" dalla attività artistica e comunicativa proposta.

 

Ogni laboratorio prevede l'intrecciarsi dell'azione drammatica e propriamente teatrale con elementi ritmico-musicali, particolarmente adatti alla dimensione evocativa, narrativa ed artistica che verrà affrontata.

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