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LE FATICOSISSIME FATICHE DI ERCOLE

Soggetto, testo, canzoni e regìa di Pino Gargiulo

"Non posso credere che mio padre, il re dell'Olimpo, mi consigli di non combattere! Tu menti indovina e leggi il falso tra le consunte foglie di tabacco che con ammalliante arte disponi sul terreno!"

"E' mai possibile che Zeus, mio padre, abbia deciso la mia disfatta? E' mai possibile che il grande Ercole, dio tra gli dèi, abitante dell'Olimpo, conosca l'umiliazione e il fallimento?"

" Son fra tutti il più forte/vinco sempre la sorte/io non temo la morte/e mi piacciono le torte"

 

 

"Anche se un po' in sovrappeso/sono capace di lasciare/un reggimento steso.

 Anche se son fuori forma/sul petto del Titano/lascerò la mia orma"

Un Ercole un po' "rilassato" ed ingrassato, un po' impigrito ed annoiato dalla beata vita nell'Olimpo... si innamora!

Per amore è costretto a vestire nuovamente i panni del guerriero potente e tenace, a rispolverare spada, pertica e la mitica invincibile forza fisica.

Per amore è costretto a navigare e ad affrontare difficoltà e pericoli di ogni tipo.

Per amore e per decisione dell'indiscutibile "fato" dovrà perdere onore, armi e la stessa forza che lo ha reso famoso.

Il mitico Ercole dovrà rinunciare al combattimento fisico, all'uso della forza e della violenza, all'arte della spada e del "corpo a corpo" per affidarsi al vincente uso di Ragione e di Arte, la prima per vincere contro il perfido, invidioso e gigantesco Titano, la seconda (la musica) per conquistare il cuore dell'amata Iole.

Intelligenza, ragione e arte musicale (l'uso della cetra-chitarra e del canto), tuttavia, non gli mancano e alla fine... vincerà!

Uno spettacolo d'attore e musicale, con spunti di animazione e di coinvolgimento del pubblico.

Una divertente "fiaba" d'amore, con riferimenti diretti al Mito e alla cultura greca pre-filosofica.

Una spassosa storia di combattimenti e di "fallimenti".

Un invito a riflettere sull'inutilità dell'uso della violenza, delle armi e della forza per risolvere i problemi.

Un richiamo alla forza della ragione e alla potenza dell'arte, in particolare la musica, per comunicare, cioè per "unire", per "mettere insieme".

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